Villa Arbusto - Museo archeologico di Pithecusae

Museo Archeologico che ospita tutti i reperti archeologici ritrovati sull’isola di Ischia, dal neolitico a quelli dell’epoca classica. Al piano terra è presente una Sezione Geologica, che illustra i fenomeni vulcano-tettonici nell'isola.
Indirizzo Corso Angelo Rizzoli, 194, 80076 Lacco Ameno NA, Italia
Punti di contatto
Cap 80076
Modalità di accesso

Facilmente accessibile a tutti.

 

Villa Arbusto, così detta dal toponimo della località documentato fin dal '600, è situata in incantevole posizione panoramica sull'altura prospiciente la piazza S. Restituta, di fronte al promontorio di Monte di Vico, il sito dell'acropoli di Pithecusae, mentre a pochi passi a ridosso del parco si trova il quartiere metallurgico dell'VIII sec. a.C. in località Mazzola

La masseria dell'Arbusto fu acquistata nel 1785 da Don Carlo Aquaviva, Duca di Atri, di antica famiglia nobile abruzzese, che vi costruì un Casino di campagna, l'attuale villa con un grande giardino retrostante in cui erano situati, e sono tuttora esistenti, un fabbricato minore per gli ospiti, una cappella, una "stufa" per l'uso terapeutico delle fumarole calde che vi sorgono, una grande cisterna per la raccolta dell'acqua piovana, il "piscinale" che, oltre a provvedere al rifornimento idrico del complesso, alimenta la vasca di una graziosa fontana. Nel 1952 il cavaliere del lavoro Angelo Rizzoli, ne acquistò la proprietà, adoperandone al suo interno una cospicua attività di restauro dopo che vari passaggi di proprietà ne avevano compromesso l’originario splendore. 

L’intuizione di adibire la struttura a Museo fu del professor Vincenzo Mennella che, in qualità di sindaco di Lacco Ameno, di concerto con la Provincia di Napoli e la Soprintendenza dei beni archeologici provvide, nel 1978, all’acquisto della struttura dagli eredi del Rizzoli. 

Il museo vero e proprio è stato aperto solo dopo 21 anni, nel 1999, e la sua attuale sistemazione è articolata in otto sale. Dentro ci sono tutti i reperti archeologici ritrovati sull’isola, dal neolitico a quelli dell’epoca classica. Questi ultimi, sia quelli del periodo greco che quelli di età romana, provengono quasi tutti dai vicini scavi di Santa Restituta

In assoluto il reperto archeologico più importante è la famosissima Coppa di Nestore, la cui incisione laterale di un   epigramma in tre versi "Di  Nestore .... la coppa buona a bersi. Ma chi beva da questa coppa, subito quello sarà preso   dal desiderio d'amore per Afrodite dalla bella  corona" rappresenta, al pari dei celebri poemi omerici, il primo frammento   di poesia conservato nella sua stesura originale e una delle più antiche  testimonianze di testo scritto in greco attico,   quello che, per intendersi, si studia al Liceo Classico. 

All’interno della villa c’è una sala dedicata alla memoria di Angelo Rizzoli, con una galleria fotografica degli eventi e   dei Vip ospitati a Ischia.

Molto bello anche il giardino della villa, stupendo esempio di flora mediterranea ampiamente rappresentata in tutta l’area da ulivi, alberi di alloro, pini, melograni, oleandri e da un arbusto di corbezzolo situato all’ingresso della villa e che pare ne suggerisca anche il nome.

 

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